Saranno schierati anche a Sigonella i Caccia da Dominio Aereo F-22 Raptor USA?

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di Salvo Barbagallo

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Si apprende grazie a una nota diramata dall’USAFE, che le Forze Aeree degli Stati Uniti in Europa hanno schierato in Germania – nella base aerea di Spangdahlem – uno squadrone di F-22 Raptor, caccia da dominio aereo di quinta generazione. La notizia, che passa quasi inosservata sui mass media nazionali, viene riportata dal quotidiano Il Giornale in un reportage di Franco Iacch.

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Le piattaforme di quinta generazioni saranno schierate in rotazione in diverse basi dell’Allenza in Europa nell’ambito dell’European Deterrence Initiative per svolgere operazioni FTD (flying training deployment), e anche se al momento non sembra previsto dal programma statunitense, i temibili ed efficienti caccia d’assalto potrebbero essere stanziati nella base siciliana della Naval Air station USA di Sigonella. Nella nota dell’USAFE si evidenzia che “la presenza degli F-22 nel teatro europeo sottolinea la capacità della coalizione di dissuadere le minacce attuali e potenziali, e rassicurare gli alleati e rispondere tempestivamente nel caso in cui dovesse fallire la deterrenza”.

In base alla definizione ufficiale dell’Air Force, il programma Rapid Raptor conferisce al Pentagono la possibilità di schierare rapidamente ed in qualsiasi base operativa attuale o futura nel mondo un pacchetto di quattro caccia di quinta generazione F-22 pronti al combattimento in 24 ore. Franco Iacch specifica nel suo reportage che da molti anni il Dipartimento della Difesa e la NATO hanno posizionato forze orientate alla deterrenza in tutto il continente europeo, effettuando numerose esercitazioni congiunte, in più casi dal nostro giornale rese note. Il Pentagono vuole adesso rafforzare il concetto Rapid Raptor per garantire al comandante in capo quella capacità di attacco improvviso in caso di guerra in qualsiasi parte del mondo. In qualsiasi scenario contro una potenza stabilita, al Raptor spetterebbe il compito di ingaggiare le minacce aeree nemiche di ultima generazione.

La base aerea USA di Sigonella è la punta avanzata dell’apparato statunitense e NATO a Sud del Continente. Mesi addietro scriveva Alfonso Di Stefano della Campagna per la smilitarizzazione. “Con la trasformazione di Sigonella in capitale mondiale degli aerei senza pilota e l’installazione a Niscemi del terminale terrestre del MUOS, il nuovo sistema satellitare della marina militare USA, la Sicilia diviene l’epicentro delle guerre globali e permanenti del XXI secolo”, commenta Alfonso Di Stefano della Campagna per la smilitarizzazione. Attualmente sono schierati a Sigonella reparti di Global Hawk, i Predator e i Reaper carichi di bombe e missili dell’US Air Force, ed è già operativo l’AGS, il sistema di sorveglianza terrestre della NATO e il Broad Area Maritime Surveillance (BAMS) di US Navy. Nel momento in cui in Medio Oriente risale la tensione bellica, non è fantasia ipotizzare che a Sigonella possano essere stanziati anche i caccia da dominio aereo di quinta generazione  F-22 Raptor.

Ma questa tematica, c’è da dire, sembra passare inosservata in Italia, i nostri governanti impegnati su altre questioni di natura “politica” e non certo “militare”.

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